Oggi ho avuto il piacere di fare una
cosa che sognavo ormai da molto tempo: entrare nella biblioteca della mia
città.
è da tanto che volevo recarmivisi, ma per vari motivi non ho mai potuto
"visitare" questo luogo.
Devo dire che sono rimasta molto colpita, piacevolmente colpita. Non ho mai
frequentato assiduamente le biblioteche, preferendo i libri nuovi senza nemmeno
una piccola piega, e ora mi chiedo il perché.
Nonostante la biblioteca della mia cittadina non sia enorme, sembravo una
bambina in un negozio di caramelle. Ero presa dall'irresistibile voglia di
prendere tutto. Partiamo dal presupposto che io adoro leggere, ma per mancanza
di tempo - e forse di voglia dopo una giornata scolastica -, ormai mi riduco a leggere
solo i libri che sono obbligata a leggere, e che, per il più delle volte, non
corrispondono per niente ai miei gusti. E per una ragazza che legge dalla prima
elementare e faceva disperare la madre perché spendeva un sacco di soldi in
libri, è una sofferenza atroce.
Ma entrando nella biblioteca sono rimasta senza parole -nonostante
risultasse che andassi ancora alla scuola materna! - Avevo la seria intenzione
di accamparmi lì dentro e di non uscirne più.
Devo dire che ho seriamente rivalutato i libri usati. Vederli tutti, in
ordine sugli scaffali, li rende molto più interessanti di quelli che si possono
trovare in una qualunque libreria. Sembrano che abbino una propria storia. E
leggendoli, ti viene da pensare: "Chissà chi avrà letto questo libro prima
di me. Chissà a chi apparteneva. Chissà perché ha sottolineato questa frase, ha
preso quest'appunto." E così via.
Insomma, d'ora in poi, solo libri presi in prestito. Chissà che tra le
righe di una storia non se ne nascondi un'altra...